[...] I pubblicani e le prostitute rappresentano il figlio che ha realmente obbedito al padre. Non perché sono il prototipo dell’obbedienza perfetta, ma per la loro capacità di ricredersi, di tornare sui propri passi. Hanno saputo smentire la propria parola e hanno reso il loro cuore disponibile al cambiamento e pronto ad accogliere la novità del regno di Dio. Avere fede non significa non sbagliare mai ma saper riconoscere l’errore e convertirsi. [...]