[…] per accogliere il Signore, bisogna prepararsi nell’interiorità di sé stessi, nel proprio cuore: raddrizzando i sentieri, riempiendo i burroni, abbassando le colline, spianando i luoghi impervi delle resistenze del nostro io e di tutto ciò che nel nostro cuore si pone come ostacolo, per fare spazio alla grazia sovrabbondante di Dio. […]